Come scegliere lo spumante da abbinare ai piatti che abbiamo scelto per il cenone di Natale?
Tutti amiamo le sue bollicine, il suo gusto e la sua freschezza. E anche la sua capacità di sposarsi con tutti i piatti e soprattutto con i dolci. Lo spumante è sinonimo di allefria e felicità.
L’Italia è la patria dello spumante e da nord a sud la produzione di bollicine è diffusa e variegata, oltre che decisamente rinomata. I più conosciuti sono quelli piemontesi (Asti spumante, moscato d’Asti, Brachetto) e della Franciacorta in provincia di Brescia, bianchi o rosati.
Quasi ogni regione italiana produce il suo spumante, o anche più d’uno, dal Trentino al Veneto, dalla Toscana all’Umbria, dall’Emilia alle Marche arrivando fino in Puglia, Campania e isole non c’è che l’imbarazzo della scelta.
Per abbinarlo al cenone che organizeremo per Natale è fondamentale tenere conto dell’etichettatura: brut, extra-dry, dry, demi-sec e dolce a seconda della percezione dello zucchero in esso contenuto. Nel brut il residuo zuccherino è molto limitato, si va poi in crescendo fino allo spumante dolce in cui la presenza di zucchero è davvero evidente.
Gli spumanti brut e dry sono ideali per un aperitivo, per accompagnare gli antipasti, i primi piatti ed i secondi di carne o pesce. I demi-sec e dolce sono, invece, adatti ad essere consumati insieme al panettone o altri dolci in generale.